Già da un bel po’ di tempo a questa parte l’uomo ha iniziato a muoversi oltre i confini terrestri sfidando la legge di gravità e tutte le difficoltà che un viaggio nello spazio può riservare; sarà per il fascino dell’ignoto, per il desiderio di esplorare ciò di cui non si conosce nulla, o magari per la voglia di mettersi alla prova e sfidare le leggi della fisica, fatto sta che i viaggi dell’uomo nello spazio iniziano a farsi con frequenza sempre maggiore. E’ certo che ci sono in gioco anche altri fattori, come potrebbero essere il prestigio acquisito dalle nazioni che organizzano tali spedizioni, le grandi quantità di denaro che gli sponsor mettono a disposizione, la voglia di mettere in atto nuove tecnologie in costante sviluppo.
Non si tratta solo di osservare la Terra dallo spazio, di studiare il sistema solare, o di aggiornare le mappe spaziali; i valorosi astronauti che vanno nello spazio lo fanno anche per scoprire nuovi materiali utilizzabili in tutto il ramo delle scienze, per testare nuove tecnologie di propulsione, studiare le reazioni del corpo umano in assenza di gravità. Tutto ciò ha avuto inizio soltanto dalla seconda metà del secolo XX, quindi i progressi scientifici hanno anche il merito di essere stati fatti in tempi brevi, ora bisogna solo proseguire su questa strada.
Storia dei primi viaggi nello spazio
I primi tentativi di lanciare un oggetto al di fuori dell’orbita terrestre furono fatti senza equipaggio a bordo, come del resto era giusto che fosse trattandosi di esperimenti; fu per la precisione lo Sputnik 1 il primo satellite artificiale mandato in orbita intorno alla terra, una missione eseguita dall’Unione Sovietica nel 1957. Le apparecchiature di bordo dello Sputnik 1 cessarono di funzionare dopo 3 settimane di attività, ed il satellite bruciò durante il suo rientro in atmosfera il 3 Gennaio del 1958, dopo aver compiuto 1400 orbite e cira 70 milioni di chilometri.
Fu la cagnolina Laika il primo essere vivente superiore a varcatre i confini dell’atmosfera, e ciò perché a bordo c’erano soltanto alcuni microorganismi a farle compagnia; ebbero certamente miglior sorte i cani Belka e Strelka, primi esseri viventi ad aver fatto ritorno vivi da un viaggio spaziale. Insieme ai cani, tornarono vivi e vegeti anche gli altri componenti dell’equipaggio dello Sputnik 5, ovvero 42 topi, 2 ratti, delle mosche, ed alcune specie di piante e funghi.
L’esplorazione spaziale dell’uomo
Va riconosciuto sempre ai sovietici il merito di aver lanciato in orbita un essere umano, ed accadde nel 1961, quando Jurij Gagarin volò per la prima volta al di fuori dell’atmosfera; due anni dopo, il 16 Giugno del 1963, fu poi la volta della cosmonauta e politica russa Valentina Vladimirovna Tereskova, prima donna ad effettuare un volo orbitale, seguita a ruota dalla sua collega Svetlana Evgen’evna Savickaja.
Purtroppo la storia delle missioni spaziali contempla anche un lungo elenco di vittime, valorosi astronauti che hanno cercato di dare il loro contributo alla scienza, ma che sfortunatamente non ce l’hanno fatta; probabilmente l’eterna competizione tra Unione Sovietica e Stati Uniti, con questi ultimi desiderosi anch’essi di entrare nello spazio e nella storia, ha influito molto su questi incidenti, e molti astronauti hanno perso la vita per sottoporsi ai loro esperimenti. D’altra parte non si trattava di una passeggiatina sul lungomare o per le vie del centro, qualche incidente era anche logico che si verificasse.
Il turismo spaziale
Se facciamo un bel salto avanti nel tempo di circa 60 anni, vengono i brividi soltanto a riflettere per un attimo su quanto rapidamente abbia corso il progresso e quante innovazioni abbia portato con se lo sviluppo tecnologico; oggi l’uomo non solo è in grado di volare nello spazio, ma anche di viverci per alcuni mesi, passeggiare in sospensione grazie ad attrezzature quasi fantascientifiche, o addirittura andarci in vacanza.
Proprio così, avete capito bene, perché oggi il volo spaziale è diventato un vero e proprio settore commerciale a tutti gli effetti, e sono nate varie imprese che si occupano di svilupparlo per offrire un servizio sempre migliore ai loro danarosissimi clienti (si pensi che un giretto nello spazio costa circa 20 milioni di euro a persona). Space Adventures, Virgin Galactic, Blue Origin, Xcor Aerospace, Rocketplane Limited ed ancora altre imprese stanno studiando nuove offerte da inserire nel loro listino prezzi, e non è escluso che prossimamente si possa inaugurare anche la prima struttura fissa in grado di ospitare i turisti spaziali.